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COMUNICATO – PAOLA FRASSINETTI

Paola Frassinetti: Stadi vuoti. Di chi è la colpa?
Paola Frassinetti denuncia: Stadi vuoti. Di chi è la colpa?

Grazie Presidente. Io volevo spendere due parole sullo scandalo nel mondo del calcio che ha colpito in questi giorni, in maniera seria e grave, uno sport che appartiene a milioni di sportivi, a milioni di italiani. Voglio fare qui una constatazione, dopo un percorso che mi ha visto – con l’Onorevole Cento – fare una conferenza stampa, insieme agli ultras di varie squadre di calcio, per porre l’attenzione sulla discriminazione che spesso viene fatta contro un mondo che sicuramente in alcuni momenti ha sbagliato, ma che è stato criminalizzato oltre ogni aspettativa. Abbiamo visto e sentito per ore e ore, intere serate, parlare del braccio teso di Paolo Di Canio.

Certo i soloni della moviola non spendevano sicuramente il loro tempo per capire che tutto il campionato era truccato, che venivano falsificati i risultati, ma bisognava stare a guardare quello che succedeva nelle curve. Credo che questo sia un momento drammatico per uno sport, che è il nostro sport nazionale. Secondo i soloni delle moviole, gli stadi si vuotavano per colpa di “questi violenti”, perché era scoppiato un petardo e allora si parlava per ore ed ore del petardo. Nessuno ha pensato che gli stadi si sono svuotati perché il campionato è diventato uno “spezzatino”, dove ormai si gioca ogni giorno per i diritti televisivi, dove si è ucciso uno sport così importante, in maniera direi premeditata. Avevamo un Ministro del precedente Governo, Pisanu, che ha emesso un decreto assai criticabile. Io, però, in tempi non sospetti, mi sono scagliata contro quelle norme repressive assurde, quali ad esempio il biglietto nominale.

Due settimane dopo una tifosa della Sampdoria per poco non è stata uccisa da un petardo tirato da un tifoso che non era al suo posto, dimostrando così che questa norma non ha portato maggiore sicurezza. Andando ad analizzare giuridicamente le norme che sono state applicate con questo decreto al mondo ultrà, si nota come siano più severe di quelle applicate ai delinquenti. Ci sono norme di prevenzione contro gli ultras più rigorose di quelle contro i delinquenti di strada… Credo che qualche riflessione all’uopo vada fatta, spero che questo scandalo faccia pensare e prima di criminalizzare e di esagerare comportamenti che in alcuni casi sono gravi ma che molte volte sono ad arte accentuati, bisogna che tutti insieme facciamo pulizia per avere trasparenza in un mondo dove gli stadi non sono vuoti perché ogni tanto si lancia qualche fumogeno in area, ma sono vuoti perché la gente, i cittadini, gli sportivi hanno capito che si gioca su un piano falsato.

Paola Frassinetti